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25 APRILE - DISCORSO DEL SINDACO STEFANO PARRI

Il 25 aprile del 1945 nasceva, dalle rovine della guerra, una nuova e diversa Italia, che troverà i suoi compimenti il 2 giugno del 1946, con la scelta della Repubblica e il primo gennaio 1948 con la nostra
Costituzione.
Il 25 aprile vede la luce l'Italia che ripudia la guerra e s'impegna attivamente per la pace. Un Italia che, ricollegandosi agli alti ideali del Risorgimento, riprende il suo posto nelle nazioni democratiche e libere in Europa e nel Mondo. L'Italia che pone i suoi fondamenti nella dignità umana, nel rispetto dei diritti politici e sociali, nell'eguaglianza tra le persone, nella collaborazione fra i popoli, nel ripudio del razzismo e delle discriminazioni." (Tratto da celebrazione 25 aprile 2020 Presidenza della Repubblica - Sergio Mattarella).
E' importante ricordare questo passaggio perché magari oggi non ce ne rendiamo conto, ma nel ventennio fascista non era affatto così. Le libertà di pensiero, di espressione e di opinione erano alquanto compresse ed era obbligatorio uniformarsi al pensiero di regime.
Da quell'epoca abbiamo dato prova di poter superare enormi difficoltà, con l'attuale periodo storico che non fa certo eccezione. La difficile situazione sanitaria e aggiungo economica in corso può essere affrontata attraverso comportamenti solidali e unitari e con il costante rispetto delle regole. Oggi come allora non ci sono scorciatoie. Insieme possiamo farcela e lo stiamo dimostrando.
A nome mio e di tutta l'Amministrazione Comunale va un sentito abbraccio a tutti i familiari delle vittime del coronavirus e parimenti va la nostra grande riconoscenza verso tutti coloro che si trovano in prima fila per combattere il virus manifestando uno spirito che onora il nostro paese contribuendo a rafforzare la solidarietà della nostra convivenza e permettetemi, rivedo nei loro comportamenti, nella loro capacità di prestarsi per il bene comune e per il prossimo i tratti di chi, all'epoca, liberò il paese dall'occupazione nazi-fascista.

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